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Nato dalla polvere

Molte volte mi è capitato e credo anche a voi, di rimanere deluso da un materiale a causa di proprietà troppo deboli o troppo specifiche, oppure di sognare un materiale che non potreste mai permettervi di comprare o lavorare.
A volte però la soluzione arriva dalle cose più semplici e scontate e per questo non considerate.

Un'attenta analisi delle proprietà richieste è il primo passo per trovare un buon compromesso, e ultimamente mi servivano:
- Duttilità o facilità di lavorazione
- Alta Permeabilità magnetica ovvero scarsa Riluttanza magnetica
- Alta resistenza elettrica

Come si può capire sto parlando di materiali ferromagnetici molto simili alla Ferrite.
Purtroppo però la Ferrite è un prodotto specifico, che richiede lavorazioni tra cui la sinterizzazione per poter essere venduta anche solo in piccole dimensioni e forme limitate.
Un'alternativa possibile era impiegare leghe di Ferro con il più basso contenuto di carbonio possibile, ma il problema ricadeva sempre sulla forma, nessuna soluzione in vista per circa un mese.

Poi ho realizzato che in realtà, avevo associato le proprietà sovra elencate a un metallo solido, ma pensandoci meglio le si possono trovare anche in un composto eterogeneo di polveri metalliche!
Il gran vantaggio di usare della polvere è che non si devono per forza usare percentuali di C infinitesime, per azzerare la memoria magnetica basta infatti scuotere la polvere in modo da disordinare i momenti magnetici di ogni granulo e ottenere una risultante complessiva nulla.

Così ho chiesto in giro della polvere da scarti di lavorazioni di metalli, il meglio che sono riuscito ad ottenere è stato un miscuglio di Fe, Ni, con una buona percentuale di sporco e, fortunatamente poco Carbonio legato al Ferro.

Perciò, una volta setacciata in acqua e con dei magneti, questa polvere si presenta ancora inossidata e pronta per essere inclusa in contenitori di qualsiasi forma e dimensione.

La resistenza elettrica necessaria ad evitare le correnti parassite può essere raggiunta mescolando alla polvere degli ossidi o sostituirla direttamente con ruggine.
Ricordo comunque, che la polvere di ferro ha un'importante peculiarità, sfruttata agli albori delle radiotrasmissioni, che è quella di diventare conduttrice solo allo scoccare di una scintilla e/o a causa di un'onda elettromagnetica. Il fenomeno era sfruttato da uno strumento chiamato coesore (coherer) e serviva a segnalare i fulmini in lontananza e per pionieristiche comunicazioni in alfabeto morse.

''Nuovi'' strumenti nell'arsenale


Eccovi il set di Matracci e Beute che ho ereditato improvvisamente da mio padre che le usava quando aveva la mia età.
Non vedo l'ora di avere dei buoni motivi per sporcarle...
Nella foto si vede anche della polvere di Ferro in essiccazione, nel prossimo post si capirà il motivo.
Ad ogni modo un indizio è già presente, sotto forma di un anonimo flacone di perossido di idrogeno molto concentrato.