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Rocchetto in costruzione 3

Piccolo aggiornamento, dopo 10 strati di avvolgimento secondario, il rocchetto appare così:


E il tempo per completare uno strato si è ridotto a un'ora... intanto il peso in rame è arrivato a 0,75Kg che cominciano a diventare soldi!
La resa in CA comincia a farsi interessante, dai miei test sembra che ci sia un guadagno di 55-60V ad ogni strato realizzato partendo da una tensione sul primario di 14V, per un totale, a lavoro finito, di 1200V.
Devo ricordare tuttavia, che il funzionamento in CA (50Hz) non ha nulla a che vedere con quello a corrente continua pulsante, mentre nel primo caso c'è una gran reattanza del nucleo alla variazione di flusso riducendo di molto il passaggio di corrente, nel secondo caso la questione diventa "disruptiva" con conseguenti picchi di tensione che dai conti dovrebbero arrivare a 40KV


Vicino al giro di scotch blu si possono vedere alcuni capi del filo, uno per strato.

Rocchetto in costruzione 2

Cambio di rotta, meglio il filo da 0,25mm con doppio isolamento, soprattutto perchè ho preso in prestito la bobina da 16 kg e posso fare addirittura tutto il secondario senza tagliare il filo. Oh, sossoldi... i 400g del primario li ho pagati 11€.
Per il momento sono arrivato a completare 2 strati del secondario da 1000 spire ciascuno, tutto a mano, quasi 2 ore per ciascuno...ecco le foto:

Rocchetto in costruzione

Alcune foto del rocchetto in costruzione, come si vede il primario è già completato, è caratterizzato da due strati di avvolgimento con filo da 1 mm per un totale di 470 spire avvolte a mano...
Il bello deve ancora venire però, il secondario infatti sarà composto da 20 strati di avvolgimenti con filo da 0,20 mm per un totale di almeno 20000 spire.

IL Rocchetto di Ruhmkorff

Rieccomi, sempre occupato nella costruzione di qualche apparecchio elettrico.
E' da poco che ho finito di realizzare un generatore HV (20-25 KV) basato su un 2N3055, ma col tempo mi sono accorto dei limiti che presenta quel povero transistor usato come interruttore ad alta frequenza (troppo dannosi i picchi di voltaggio in ritorno dal Flyback)
Così ho cercato un sistema più solido, analogico, e sono ovviamente finito nel mondo delle bobine ad induzione.
Dopo essermi letto un pò di storia dell'alta tensione, ho scoperto che il signor Ruhmkorff c'era arrivato negli anni '50 dell'800, e alcuni scienziati svilupparono quel sistema fino a raggiungere scariche da 1m...fate voi il conto della tensione!!!
Sto parlando del Rocchetto a induzione: alimentato a batteria (pile di Volta) guidato da un interruttore meccanico (intelligente), è decisamente migliorabile con i materiali moderni.
Ho in mente isolanti in poliestere (sottile ma resistente), nucleo in barre di ferrite, fili di rame a doppio isolamento, e il condensatore autocostruito in grado di reggere alle scariche sull'interruttore (è già pronto!).

link utile: http://www.masque.it/ABOUT%20NIKOLA%20TESLA/SCARICHE%20OSCILLANTI/Scariche%20oscillanti%20parte%201.htm