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Colpo grosso... soprattutto pesante

Scrivo una breve nota visto che oggi sono riuscito a recuperare dai rottami due gemelli da 200VA.
Da un rapido accertamento sembrano funzionare, la noia è stata pulirli come potevo.
Ora la potenza complessiva dei 4 trasformatori grossi che ho a disposizione raggiunge i 700VA che se opportunamente sfruttati riuscirebbero a dare correnti di almeno 50A @ 12V DC.
E se vi viene spontaneo chiedervi a che cavolo possano servire...credo che non abbiate tutti i torti.

Una radio svalvolata

Rieccoci a parlare di elettronica e forse un pò di archeologia data l'età di queste piccole valvole termoioniche. Per ora ho solamente verificato che il loro filamento anodico sia ancora funzionante perciò aggiornerò questo articolo appena ne comprenderò meglio le caratteristiche e un possibile impiego.
Intanto fatevi gli occhi.

Nuove materie prime !

Eccovi serviti con un primo a base di trucioli di Rame e un contorno di Alluminio. Quello che vedete è solo un piccolo assaggio dei circa 3kg di scarti da officina che ho recuperato, materia prima per il mio laboratorio in crescente arricchimento.
Ultimamente mi sono occupato più che altro di materiali, penso ci sia ancora molto da scoprire prima di progettare il prossimo strumento.

In pratica, questi trucioli sono il prodotto di lavorazioni di sgrossatura a macchina, l'alluminio è pressoché puro per i miei standard (+90% p/p) mentre per il Rame c'è qualche impurezza (Ottone?) separabile con dei magneti e anche purtroppo anche una lieve presenza di Alluminio.

Cosa farò di tutto ciò? Beh, una parte di Rame è destinata a diventare la base per realizzare qualche affascinante cristallo blu di sale Solfato.
Mentre una porzione frammentata si sposerà alla perfezione con una polvere di Termite di cui sperimenterò diverse composizioni.

Mentre per l'Alluminio ho in mente un'idea "calda", mi spiego.
Mentre per l'elemento puro, resistenza elettrica e punto di fusione (660°C) sono relativamente bassi , per il suo ossido le cose cambiano radicalmente. Si ha la formazione di un composto decisamente stabile e durissimo l'Allumina.
La sopracitata è la materia prima per la produzione su larga scala di Alluminio ma è per me, un materiale molto interessante per la sua resistenza alle alte temperature.
Ho intenzione di realizzare un materiale refrattario a base di Cemento e Allumina in polvere per farmi qualche idea sulla possibile realizzazione di un piccolo forno elettrico da forgiatura.

Chissà, forse sarò "costretto" a riunire la mia squadra di trasformatori e darci dentro con gli ampere...le prospettive sembrano gratificanti.

Nato dalla polvere

Molte volte mi è capitato e credo anche a voi, di rimanere deluso da un materiale a causa di proprietà troppo deboli o troppo specifiche, oppure di sognare un materiale che non potreste mai permettervi di comprare o lavorare.
A volte però la soluzione arriva dalle cose più semplici e scontate e per questo non considerate.

Un'attenta analisi delle proprietà richieste è il primo passo per trovare un buon compromesso, e ultimamente mi servivano:
- Duttilità o facilità di lavorazione
- Alta Permeabilità magnetica ovvero scarsa Riluttanza magnetica
- Alta resistenza elettrica

Come si può capire sto parlando di materiali ferromagnetici molto simili alla Ferrite.
Purtroppo però la Ferrite è un prodotto specifico, che richiede lavorazioni tra cui la sinterizzazione per poter essere venduta anche solo in piccole dimensioni e forme limitate.
Un'alternativa possibile era impiegare leghe di Ferro con il più basso contenuto di carbonio possibile, ma il problema ricadeva sempre sulla forma, nessuna soluzione in vista per circa un mese.

Poi ho realizzato che in realtà, avevo associato le proprietà sovra elencate a un metallo solido, ma pensandoci meglio le si possono trovare anche in un composto eterogeneo di polveri metalliche!
Il gran vantaggio di usare della polvere è che non si devono per forza usare percentuali di C infinitesime, per azzerare la memoria magnetica basta infatti scuotere la polvere in modo da disordinare i momenti magnetici di ogni granulo e ottenere una risultante complessiva nulla.

Così ho chiesto in giro della polvere da scarti di lavorazioni di metalli, il meglio che sono riuscito ad ottenere è stato un miscuglio di Fe, Ni, con una buona percentuale di sporco e, fortunatamente poco Carbonio legato al Ferro.

Perciò, una volta setacciata in acqua e con dei magneti, questa polvere si presenta ancora inossidata e pronta per essere inclusa in contenitori di qualsiasi forma e dimensione.

La resistenza elettrica necessaria ad evitare le correnti parassite può essere raggiunta mescolando alla polvere degli ossidi o sostituirla direttamente con ruggine.
Ricordo comunque, che la polvere di ferro ha un'importante peculiarità, sfruttata agli albori delle radiotrasmissioni, che è quella di diventare conduttrice solo allo scoccare di una scintilla e/o a causa di un'onda elettromagnetica. Il fenomeno era sfruttato da uno strumento chiamato coesore (coherer) e serviva a segnalare i fulmini in lontananza e per pionieristiche comunicazioni in alfabeto morse.

''Nuovi'' strumenti nell'arsenale


Eccovi il set di Matracci e Beute che ho ereditato improvvisamente da mio padre che le usava quando aveva la mia età.
Non vedo l'ora di avere dei buoni motivi per sporcarle...
Nella foto si vede anche della polvere di Ferro in essiccazione, nel prossimo post si capirà il motivo.
Ad ogni modo un indizio è già presente, sotto forma di un anonimo flacone di perossido di idrogeno molto concentrato.

Analisi del segnale, primo approccio

Ecco alcune letture del senale (a vuoto) dagli avvolgimenti dell'alternatore eolico.
Sono molto curioso di fare un analisi accurata delle armoniche principali, questo infatti permette di capire meglio cosa avviene ogni volta che i magneti passano in corrispondenza delle 12 bobine eccitandole.

Cosa ancora più interessante ma meno facile da mostrare è la variazione del segnale (influenza delle armoniche) all'aumentare della frequenza, cosa che avviene ogni volta che aumento il n. di giri dell'albero.

 

Voltmetri e Amperometri analogici


Questo weekend sembra proprio essere fortunato: ecco in cosa ci si può imbattere quando si va a caccia di qualche foto in posti abbandonati.
Così dentro un quadro comandi distrutto da vandali, sono riuscito a recuperare questi 3 strumenti.
Purtroppo solo il voltmetro piccolo sembra funzionare correttamente, metre per gli altri due serve un apparecchio bello grosso per tararli in maniera corretta.
Il piccolino mi ha già dato una piccola soddisfazione quando l'ho collegato al mio generatore eolico e ne ho potuto leggere in tempo reale i valori di tensione in uscita.